Tecnogym area rehab e ginnastica funzionale, si intende un'attività motoria eseguibile in una struttura attrezzata, (nel nostro specifico caso attrezzature medical device) finalizzata a migliorare il movimento dell'uomo e della donna e l'esplicazione delle funzioni motorie di base e/o combinate lavorando sulla funzionalità per cui si sono sviluppate le articolazioni. L'approccio a questo genere di esercizi è variegato, a seconda del livello o dell'intensità voluta. A tal proposito, inizialmente, vengono utilizzati spesso piccoli attrezzi (come manubri, kettlebells, palle mediche, elastici, clubbells, bosu, fit ball, tavolette propriocettive ecc.) fino ad arrivare a macchine con pesi e movimenti decisamente più impegnativi. Fondalmentamente tutto ciò che può essere utile per muovere il corpo nei tre piani dello spazio artrocinematico, sagittale, frontale e trasverso. Contrariamente ad altri metodi di allenamento più selettivi, l'allenamento funzionale ha come finalità lo sviluppo globale di tutte le principali capacità motorie, ossia le capacità condizionali (forza, resistenza, potenza), le capacità coordinative (equilibrio, controllo motorio e posturale, agilità, adattamento motorio) e la mobilità articolare. Tuttavia, la ginnastica funzionale deve rispettare almeno alcuni principi per essere considerata tale (capacità nell'utilizzare le forze di reazione, al suolo, in acqua, in aria - trasmissione delle forze attraverso i segmenti corporei - consapevolezza e costante controllo della postura di tutti i segmenti ossei e delle articolazioni durante ogni movimento - esecuzione di ogni movimento in catene cinetiche funzionali a massima sinergia muscolare - stimolazione dei recettori propriocettivi - attivazione dei muscoli del core, fondamentali nella gestione delle catene muscolari, fungendo da congiunzione tra arti inferiori e superiori - ricerca della reattività considerata come reazione immediata ad un evento improvviso). Un altro aspetto importante verso cui si concentra l'allenamento funzionale è la sollecitazione degli schemi posturali primitivi (primitive movement patterns), ovvero i gesti che l'uomo ha perfezionato nella sua evoluzione, relativi alle sue necessità fondamentali. Essi possono essere inquadrati in otto categorie (rotolamenti e torsioni - trazioni - spinte - lanci - locomozione - sollevamenti di oggetti - trasporto di oggetti - accosciate e affondi). Come anticipato in precedenza, questo tipo di allenamento si basa sull'esercitazione del movimento globale del corpo, mediante l'utilizzo delle catene cinetiche. Un corretto allenamento della catena cinetica permette di ottenere una postura funzionale caratterizzata da un'assenza di tensioni muscolari anomale, eventuali asimmetrie e disfunzioni. Vi sono due modalità di lavoro di catena cinetica (la catena cinetica aperta, dove il segmento corporeo terminale mano o piede è libero di muoversi nello spazio, sono un esempio gli esercizi monoarticolari come la leg extension - la catena cinetica chiusa dove il segmento corporeo terminale è collegato ad una superficie inamovibile o difficilmente spostabile, sono solitamente esercizi multiarticolari con l'impiego di più gruppi muscolari che allenano in miglior modo il movimento globale del corpo come lo Squat). Un'altra forma di esercizio sempre più utilizzato e scentificamente comprovato è la propriocettività meccanica e controllo motorio (la proprocezione è una sensazione interna grazie alla quale un individuo è consapevole, in ogni momento, della propria posizione nell'ambiente che lo circonda. Vi sono infatti dei sensori all'interno di muscoli, tendini ed articolazioni che trasmettono informazioni al sistema nervoso il quale reagisce bilanciando e stabilizzando il corpo in relazione alle situazioni. La propriocezione è importante nella riabilitazione e svolge anche un ruolo di fondamentale importanza nel prevenire lesioni e migliorare la coordinazione sportiva. Il controllo motorio, invece, è allenabile con esercizi specifici e con l'allenamento continuo del gesto tecnico nel tempo in modo che il corpo memorizzi schemi di risposta automatici ad ogni stimolo esterno. Questo è detto anche coordinazione e sta alla base dell'organizzazione di un gesto motorio più efficace). Indispensabile è anche l'attività della cintura addominale (con l'utilizzo del core training, ultimamente molto praticato anche per l'atletica leggera, sta alla base del miglioramento dell'equilibrio e del potenziamento del corpo. Rappresenta il centro della forza e del controllo del resto del corpo ed è l'area muscolare da cui parte il movimento collegando la parte inferiore del corpo con la parte superiore. Il corpo umano funziona con un insieme di muscoli tra loro connessi, anche se molti credono che questi agiscano in modo singolo. I muscoli che comprendono la zona del core sono i muscoli del pavimento pelvico, la parete addominale, gli erettori della colonna, il multifido, il gruppo degli abduttori dell'anca, il gruppo degli adduttori dell'anca, il grande gluteo, la fascia lombare e il diaframma. I gesti motori di ogni genere iniziano sempre dal centro del corpo, muovendosi poi verso la periferia. Una volta che il centro del corpo è stabile gli arti avranno maggiore mobilità e maggior forza, il che vuol dire maggiore efficienza e quindi migliori prestazioni e riabilitazioni. La forza senza il controllo del gesto è poco efficace ed è un dispendio di energie maggiore. Acquistando maggior controllo nei movimenti è possibile correre in modo più efficiente, saltare e lanciare più coordinati, il tutto riducendo i rischi di infortuni in particolare alla regione lombare. È possibile praticare delle sedute di core training con l'ausilio di attrezzi come il bosu e la fit ball.