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Terapia Manuale Osteopatica e Osteopatia


TERAPIA MANUALE OSTEOPATICA

Una nuova concezione ed evoluzione della terapia manuale basata sulla innovazione dell’Osteopatia, da tale binomio viene coniato il termine Terapia Manuale Osteopatica. E’ una terapia innovativa che si differenzia da quelle tradizionali, quasi sempre basate sul concetto della località sintomatologica, improntate troppo spesso alla cura del solo distretto doloroso. Per l’innovazione del concetto di globalità, si considera il corpo umano come un sistema composto da diversi distretti anatomici  strettamente correlati tra di loro, tanto che un sintomo doloroso avvertito in uno di questi potrebbe derivare da un altro a distanza. Per fare degli esempi semplici, nel caso di  cervicalgie curate per lungo tempo sia dal terapista con le proprie  competenze sia dal medico con la terapia farmacologica senza ottenere risultati apprezzabili, la Terapia Manuale Osteopatica  ci permette di individuare la vera causa dei sintomi dolorosi che potrebbe non essere il rachide cervicale ma un riflesso condizionato da una disfunzione di un altro distretto tipo l’articolazione temporo mandibolare oppure il bacino. Spesso accade di veder trattare insistentemente la colonna vertebrale lombare per lenire stati dolorosi tipo lombalgie, lombosciatalgie o lombocruralgie con scarso successo, senza prendere in considerazione la scapolo omerale, il bacino e la coxofemorale, il ginocchio o il piede. E’ sorprendente a volte scoprire gli effetti benefici dei trattamenti di Terapia Manuale Osteopatica su patologie croniche per le quali, spesso,  l’approccio con terapie tradizionali non ha dato esito positivo. L’essenza di questa disciplina , sintetizzabile come postura corretta, si fonda sul concetto dell’equilibrio di tutti i distretti anatomici, siano essi muscoli, tendini o legamenti, articolazioni visceri o cranio, che comunicano tra loro ed un mal funzionamento o disfunzione anche di uno solo di essi, piccoli o grande che siano , possono condizionare tutto il sistema alterandolo. Il trattamento consiste in tecniche di mobilizzazione, che non devono in alcun modo creare dolore, di tipo fasciale, viscerale, craniosacrale, miiotensive e strutturali riconosciute anche come trust, riscontrabile dal classico rumore a schiocco. Tutte queste tecniche vanno utilizzate dopo una attenta valutazione funzionale e posturale e, se opportuno, dopo aver fatto approfondimenti Medici ed eventuali accertamenti tipo RX RMN TAC ECO al fine di valutare eventuali controindicazioni. Le sedute che si eseguono in Studio sono la parte più importante della terapia che però prevede anche il coinvolgimento attivo del paziente chiamato a svolgere a domicilio gli esercizi correttivi posturali personalizzati dal terapista al fine di mantenere il più a lungo possibile l’equilibrio raggiunto. La collaborazione tra terapista e paziente è fondamentale ed è determinante per raggiungere quei risultati che a volte e forse troppo spesso sembrano impossibili.


OSTEOPATIA

L'Osteopatia è una terapia manuale che si occupa principalmente dei problemi strutturali e meccanici di tipo muscoloscheletrico ai quali possono però associarsi delle disfunzioni del sistema viscerale, del sistema fasciale e del sistema craniosacrale. Il termine Osteopatia è stato coniato dal suo fondatore, il Chirurgo Americano Dr. Andrew Taylor Still, che alla fine del diciannovesimo secolo scoprì le relazioni esistenti tra l’equilibrio funzionale dell’insieme delle strutture del corpo e la salute. L’innovazione consiste in alcuni principi cardine di cui ancora l’Osteopatia si avvale. L'essere umano è un'unità dinamica di funzioni, la struttura e la funzione sono reciprocamente intercorrelate. Il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione e autoguarigione. La terapia razionale si fonda sull'applicazione di tutti i principi, unità del corpo. L’individuo è visto nella sua globalità come un sistema composto da muscoli, strutture scheletriche ed organi interni che trovano il loro collegamento nei centri nervosi della colonna vertebrale. Ogni parte costituente la persona, psiche inclusa, è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intero sistema. La relazione tra funzione e azione (Il Dr. Still concluse che l’Osteopatia poteva riassumersi in un’unica frase, la struttura governa la funzione, la perfezione di ogni funzione è legata alla perfezione della struttura portante, se tale equilibrio è alterato ci si trova di fronte ad una disfunzione osteopatica, caratterizzata da una zona corporea in cui è andata persa la corretta mobilità. L’organismo reagirà a tale disequilibrio creando delle zone di compenso e di adattamenti corporei non favorevoli al benessere generale dell’organismo). L'autoregolazione e autoguarigione (in Osteopatia è fondamentale che il professionista osteopata elimini gli ostacoli alle vie di comunicazione del corpo, disfunzioni osteopatiche, al fine di permettere all’organismo, sfruttando i propri fenomeni di autoregolazione, di raggiungere la guarigione). L’Osteopatia mira a ristabilire l’armonia della struttura scheletrica di sostegno al fine di permettere all’organismo di poter trovare un proprio equilibrio ed un proprio benessere. L’idea più frequentemente riscontrabile è considerare che una postura scorretta possa provocare continui problemi quali bruciori di stomaco, stipsi, cefalea etc. Ma poiché in Osteopatia si ha una visione olistica del corpo umano, è altrettanto valida anche l’idea contraria e cioè che un problema funzionale organico viscerale possa provocare dei dolori di tipo muscoloscheletrico. L’Osteopatia, grazie proprio ai principi su cui si basa, interviene su persone di tutte le età. Si rivela efficace in diversi disturbi che spesso affliggono l’individuo impedendogli di poter condurre una vita serena. cervicalgie, lombalgie, sciatalgie, artrosi, discopatie, cefalee, dolori articolari e muscolari, traumi, alterazioni dell’equilibrio, nevralgie, affezioni congestizie come otiti, disturbi della masticazione, disturbi uroginecologici, digestivi etc. Esistono diverse tipologie di tecniche che l’Osteopata ha a propria disposizione per trattare le disfunzioni osteopatiche del corpo umano. Trattamento generale osteopatico, applicazioni di particolari manovre di rilasciamento delle articolazioni e dei muscoli, ha effetti non solo meccanici, ma soprattutto biochimici, in quanto stimola il corretto scambio di fluidi all'interno delle strutture trattate. Tecniche articolari e manipolazioni articolari, tecniche dirette con trust o manipolazioni articolari e tecniche articolari miotensive, più dolci, entrambe correggono le posizioni spaziali delle articolazioni secondo i loro assi di movimento, hanno una forte influenza neurologica, oltre che puramente meccanica, in quanto favoriscono l’emissione di corretti impulsi dalle e alle terminazioni della parte trattata. Tecniche viscerali e manipolazioni viscerali, hanno un’impronta prettamente pratica, dalla valutazione globale attraverso l’ascolto generale si passa all’ascolto locale ed ai test di inibizione e quindi allo studio di tutte le manovre per ogni singolo viscere. Ristabiliscono la mobilità e la motilità, espressione della vitalità cellulare di un organo. Queste tecniche consento di stimolare l’organo verso una corretta funzione, digestiva, di assorbimento o di espulsione, sia in un ambito meccanico che in ambito biochimico. Tecniche craniali e craniosacrali, sono interdipendenti, agiscono sul movimento di congruenza fra le ossa del cranio, andando ad agire a livello  osseo, nervoso, meningeo e del liquor cefalorachidiano. Con queste tecniche si agisce in particolare sulla vitalità dell’organismo, qualità fondamentale che permette a tutti noi di reagire con efficacia agli eventi di disturbo provenienti dall’ambiente esterno e da quello interno. Le craniosacrali sono state fondate all'inizio del ventesimo secolo da William Garner Sutherland, studente in Osteopatia, il quale durante i suoi studi ipotizzò che le ossa del cranio potessero essere capaci di un presunto ed impercettibile movimento di respirazione craniosacrale, ritmo respiratorio primario. Il concetto fondamentale è identico e cioè che la fisiologia sia basata sul movimento e che se la corretta biomeccanica del corpo venisse alterata per problemi di natura patologica, potrebbe provocare danni all'intero organismo. Sarebbe dunque importante recuperare, nel limite del possibile, la mobilità delle parti colpite per ristabilire un equilibrio fisiologico del corpo attraverso delicate manipolazioni del cranio. Tecniche fasciali, comprendono il sistema fasciale muscolare , il sistema facciale viscerale e craniale, quest’ultimo rappresenta un unico sistema e per questo il trattamento prevede un approccio progressivo integrato. Rappresenta il risultato in evoluzione di un percorso professionale fatto con la pratica ambulatoriale, che pur partendo dai concetti osteopatici classici se ne differenzia per l’approccio meccanicistico simile a quello del sistema osteoarticolare. Viene trattato il sistema fasciale con tutte le tecniche di rilascio, definito detensionamneto  miofasciale, dalle fasce cervicali fino alla fascia plantare con un approccio aggressivo o dolce a seconda dei distretti e dell’intento terapeutico. Comprende il trattamento dei piani fasciali del sistema viscerale addominale pelvico e toracico integrando con tecniche sulle catene viscerali e su tutte le strutture fasciali dei visceri. Si conclude con il trattamento del sistema craniale ovvero trattamento delle strutture fasciali intracraniche e delle strutture ossee craniche. L’approccio è simile all’osteopatia viscerale e craniosacrale ma se ne differenzia perché non tiene conto dei concetti di mobilità viscerale e ritmo respiratorio primario ma basato su una mobilizzazione globale sui vari piani.

 

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